Di chi perde il controllo

Felici e liberati dalla fondamentale vittoria in una Valascia in festa, brindiamo alla fine di questo campionato. Una stagione per noi assai movimentata, fatta di ripetuti momenti di tensione e di parecchie nuove diffide. Anche a livello di relazioni con la società HCAP, annata sicuramente non facile. Troppe incomprensioni e scazzi, in un contesto dal quale emerge soprattutto la difficoltà di riconoscere l’importanza della curva e del suo mondo, con una dirigenza incapace d’esprimere un minimo gesto di vicinanza (solidarietà sarebbe una parola grossa) con i fermati dell’operazione Valascia. Da parte nostra non dimentichiamo la prima diffida per uno striscione in Svizzera, le bugie, le giustificazioni e la denuncia contro ignoti per la partita contro il Losanna. Dall’alto qualcuno ci “consiglia” addirittura d’evitare infantili comunicati che nient’altro fanno che provocare il Potere. Come dire: tenetevi le vostre diffide, state zitti, le cose sono così e basta, voi continuate da bravi a tifare.

Ma a noi, come sempre, non garba far finta di niente ed ecco che, apprendendo dai media ulteriori aspetti surreali dei fatti successi ai margini dell’incontro col Losanna, ci prendiamo la briga – scusandoci per il tedio e le eventuali ripetizioni – di puntualizzare alcuni aspetti. Che non dimenticare, sempre esercizio utile è.

Cominciamo dapprima con alcuni ringraziamenti:

Alla squadra tutta, all’impegno, alla lotta, alla disperazione portata da questo Ambrì operaio e mai domo.

Al suo grande allenatore, capace finalmente di invertire la tendenza e di riportare divertimento e mentalità dopo anni bui. Iniziare la propria carriera in LNA con una vittoria in un derby a lugano non è da tutti.

In altri ambiti, una menzione speciale va alla mamma che, con onestà e coraggio, ha descritto i dettagli dell’intrusione mattutina di polizia nella propria casa. Un’altra, al papà che in una recente intervista a laRegione, ha criticato l’operato di polizia al di fuori della Valascia, con l’uso spropositato di proiettili di gomma sparati a casaccio. Ne approfittiamo inoltre per ribadire il nostro invito ai testimoni degli eventi di quel pomeriggio, di fornire la loro versione dei fatti per aiutare i ragazzi coinvolti negli eventuali processi (infogbb@inventati.org).

Un invito a tacere lo rivolgiamo invece ai patetici politicanti di turno che sbroccano, vomitando la peggio bile. Chi travisando per l’ennesima volta i fatti (Alex Farinelli, capogruppo del PLR), chi infamando con accuse deliranti e di cattivo gusto come osato vigliaccamente dall’avvocato Tuto Rossi già indagato e condannato per aver fatto sparire nel nulla 21.5 milioni (!).

Dopodiché andiamo con ordine:

Non ci dilunghiamo oltre. Ma ci sembra chiaro che il castello non goda di buone fondamenta e che sia destinato a crollare miseramente, confermando lo stato confusionale in seno alla polizia, al dipartimento istituzioni e alla magistratura ticinese. Insomma qualcuno sta perdendo il controllo. E verrà chissà anche il momento in cui perderà pure la faccia. Cambiare continuamente la versione dei fatti per coprire il disastro – voluto o meno – a livello di gestione della “sicurezza”, è operazione tanto subdola quanto inutile.

Da parte nostra, sempre in attesa della famosa operazione congiunta, porgiamo i nostri migliori omaggi. Prossime iniziative seguiranno (anche perché la stagione prossima saranno 30!).

P.S non compare esplicitamente in questo scritto la figura del poliziotto ”operaiocapodinessuno” col manganello telescopico Crotta. Ma c’è, non preoccupatevi. Bisogna solo leggere tra le righe.

She’s Lost Control // La lucha sigue // GBB * Curva SUD // (1.3.1.2.)